Aragona, Comuni, Cultura & Spettacolo

Aragona e il gioco di azzardo un problema serio affrontato in un incontro all’oratorio Don Bosco e voluto da don Angelo Chillura.

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Il fenomeno del gioco d’azzardo sta portando tante famiglie alla rovina ed è opportuno prendere le adeguate iniziative affinchè questo non succeda. Il gioco d’azzardo, purtroppo, è una delle piaghe della città di Aragona. I numeri ufficiali dell’ISTAT sono impietosi, nell’anno 2016 nella cittadina delle maccalube sono stati spesi ben 6 milioni e 140 mila euro, su un campione di 7212 abitanti. Una cifra esorbitante, che ha portato ancora di più ad un impoverimento della popolazione. A portare a galla il triste fenomeno don Angelo Chillura, che presso l’oratorio Don Bosco ha voluto organizzare un incontro dove ha relazionato il dottor Antonio Urriani educatore della Associazione “Casa Famiglia Rosetta”, che si occupa di persone con problemi di dipendenza da alcool, droghe e gioco d’azzardo. Diversi gli interventi e le domande poste dai presenti. << Il problema è molto serio e non possiamo fare finta di niente – dice don Angelo Chillura –  come comunità dobbiamo cercare di trovare delle soluzioni. Ringrazio il dottor Urriani per la sua presenza e per il grande contributo in termini di esperienza che ci ha fornito sulla patologia del gioco d’azzardo. Non possiamo comunque fermarci ad un incontro, ma dobbiamo dare seguito con atti concreti e per questo chiederò a don Vincenzo Sorce, fondatore e anima di Casa Rosetta, di istituire nel nostro paese un centro di ascolto >>. << Per sconfiggere il fenomeno occorre fare comunità – ha detto Urriani – tutti possiamo e dobbiamo fare la nostra parte partendo dalla cosa più semplice che è quella di non avere pregiudizi per coloro che sono entrati in questo vortice, da cui si può uscire con tanta buona volontà e l’aiuto del prossimo >>. Interessanti gli interventi e le domande formulate dai partecipanti all’interessante incontro, anche a chi con le sue testimonianze e grazie al concreto aiuto della Comunità Rosetta si sta tirando fuori da questa forma distruttiva della salute, che induce come testimoniato anche al suicidio.

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