Aragona rivive per il quarto anno consecutivo la caratteristica “infiorata” che ha abbellito alcune vie principali in occasione della festa del Corpo e del Sangue di Cristo del 22 giugno scorso, la cui processione registra da sempre una notevole partecipazione di fedeli, oltre che delle Autorità civili e militari. Tanti volontari delle Parrocchie del centro storico, Chiesa Madre, Chiesa Madonna del Rosario, ragazzi, giovani e persone mature, in particolare le famiglie del quartiere di via Alberto Mario, i componenti l’Associazione Settimana Santa Aragonese e del Comitato feste della Madonna del Rosario, per giorni e giorni si sono dedicati con dedizione e passione alla realizzazione di pannelli artistici raffiguranti immagini di Gesù e quadretti biblici che richiamano il mistero dell’eucaristia.
I pannelli, nello stile dei mosaici, sono stati realizzati utilizzando una grande varietà di fiori, riso, grano, caffè, piume, sabbia e erbe aromatiche. Un grande pannello è stato sistemato sulla scalinata della Chiesa Madre e poi a seguire sulla via Alberto Mario e in via Roma, particolarmente suggestivi quelli sistemati nella storica via Garibaldi che hanno riprodotto le immagini delle chiese di Aragona con scritto l’anno di nascita per ognuna. Un ulteriore esempio di come i cittadini, quando vogliono e adeguatamente stimolati, riescono a migliorare e rendere più bella e accogliente la loro città. Per tutto quanto l’Amministrazione Comunale, in persona dell’Assessore alle Politiche Sociali, Francesco Virone, ringrazia: “Quanti si sono impegnati per realizzare i pannelli floreali; le famiglie del quartiere di via Alberto Mario, i giovani e i componenti dei comitati delle parrocchie del centro storico”. – e continua – “Sono momenti, di condivisione tra quartieri e non solo, dare anche colore al centro storico con le varie raffigurazioni colorate” – e conclude – “E’ stato un momento religioso che tocca i nostri cuori e le rappresentazioni dei vari araldici delle Chiese aragonesi che i volontari hanno prodotto, ci hanno portato alla riscoperta dell’entità aragonese”.
Via Garibaldi
Piazza Madre e Via Alberto Mario