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Aragona, piange la morte di Don Baldassare Meli

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Aragona, piange la scomparsa di Don Meli. Una terribile malattia ha prevalso sulla sua voglia di vivere accompagnata fino all’ultimo istante dalla fede. Originario di Aragona, Don Baldassarre Meli presso la Chiesa di Santa Lucia a Castelvetrano era stato in grado di creare una comunità di persone (giovani e meno giovani) che lo seguiva nelle numerose iniziative di fede e di solidarietà.

Prima di arrivare a Castelvetrano aveva vissuto un difficile periodo a Santa Chiara (Palermo) ove contrastò con tutte le sue forze anche rischiando la vita il fenomeno della pedofilia che vi era in quel quartiere. Don Baldassare Meli, con l’aiuto prezioso di don Roberto Dominici, denunciò i pedofili del quartiere, mise in moto una colossale operazione di polizia, con arresti e processi. E come tutti coloro che sono decorati eroi a Palermo rimase solo. Alla scadenza del suo mandato piombò la mannaia del trasferimento.

Quest’anno aveva festeggiato il 49° anno di sacerdozio ed era un parroco molto attivo e più di una volta aveva preso posizione contro le politiche anti migranti sostenute dall’allora Ministro Salvini allestendo un presepe “provocatorio” nella Chiesa di Santa Lucia a Castelvetrano, dove al posto del Bambin Gesù, nella culla campeggiava un bigliettino con la dicitura: “decreto sicurezza”, mentre  al posto di un pastorello un’altra frase: “Per la mia sicurezza sono espatriato”. Cosi come Gesù, Giuseppe e Maria fuggirono da chi li perseguitava, destinatario dell’immagine è il “persecutore” identificato nel Ministro Salvini che, con il Decreto sicurezza, avrebbe dato secondo Don Meli, un schiaffo ai principi cardine di integrazione e accoglienza alla base della società civile.

I funerali saranno celebrati lunedì mattina. La camera ardente è stata allestita presso la parrocchia Santa Lucia di Castelvetrano e rimarrà aperta per l’intera giornata di oggi (11-22) e domani (10-22).

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