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ATTENZIONE: Ucraina, falsa chiamata alle armi italiana. La bufala corre sul web

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Di fake news e facts nelle ultime settimane ne girano tante in merito alla guerra e i social, come troppo spesso accade, sono una fucina incredibile per la loro produzione. È un fenomeno ormai noto, che ha assunto dimensioni di vastissima scala durante gli ultimi anni grazie ai complottismi nati attorno al coronavirus e al vaccino. Ora che la pandemia, incrociando le dita, sembra scemare e che l’attenzione del mondo è tutta su quanto accade in Ucraina, i produttori di falsi si sono messi all’opera su questo fronte.

La viralità aiuta concretamente la diffusione delle fake news che, forti una massiccia condivisione, agli occhi di qualcuno assumono carattere di verità. “Lo condividono tutti quindi è vero”, è l’opinione fallace di molti. Alcune delle falsità circolate on line riguardano anche il nostro Paese e hanno messo in allarme più d’una persona: è il caso delle false lettere di richiamo alle armi, nelle buche delle lettere delle proprie case.

Una falsa letta in carta intestata del ministero della Difesa ha fatto preoccupare moltissimi utenti, che hanno temuto di essere costretti all’arruolamento d’emergenza per fronteggiare la crisi militare ucraina. La missiva, ovviamente fake, ha come oggetto “Verifica dei requisiti di idoneità classe  1970 al 2003“. Secondo questo documento, quindi, il ministero della Difesa sarebbe pronto ad arruolare.

La chiamata alle armi è chiara: “Gli appartenenti a suddetta classe dovranno presentarsi, nel periodo che va dal 20 al 31 marzo 2022, al distretto militare nella cui circoscrizione è compreso il comune di residenza, come specificato dall’art. 4. Coloro che, per ragioni di residenza o di temporanea dimora, non si trovino nella giurisdizione del proprio distretto, dovranno presentarsi al distretto più vicino“. Il motivo della lettera viene spiegato successivamente: “I soggetti richiamati saranno sottoposti a dei test volti a verificare l’idoneità fisiche e psichiche“.

La comunicazione fake del ministero della Difesa, che in calce riporta anche la replica della firma del generale di Corpo d’armata Carmine Masiello, sottocapo di Stato maggiore della Difesa, informa che “il possesso dei requisiti necessari potrà essere condizione di arruolamento nell’Esercito italiano, nel caso in cui la proclamazione dello stato di allerta lo richieda“. In conclusione, il falso documento avvisa i riceventi che “la presente vale, agli effetti di legge, come notificazione a tutti gli interessati“. La lettera è datata 24 febbraio, giorno in cui le truppe di Vladimir Putin hanno fatto il loro ingresso in Ucraina.

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