Agrigento, Comuni, Cronaca

Il Giudice del Lavoro condanna il Comune di Agrigento

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Dieci Ispettori Capo del Corpo di Polizia Municipale del Comune di Agrigento hanno proposto un ricorso , con il patrocinio degli Avvocati Girolamo Rubino e Mario La Loggia, davanti al Giudice del lavoro di Agrigento per il riconoscimento del diritto all’inquadramento nella categoria D del contratto collettivo di settore, nonchè per la condanna al pagamento delle differenze retributive, oltre interessi legali, ed al pagamento delle spese giudiziali. In particolare gli Avvocati Rubino e La Loggia hanno sostenuto che i ricorrenti, in possesso della qualifica di ispettore capo del Corpo di Polizia Municipale,

hanno svolto le mansioni di coordinamento e controllo, percependo l’indennità correlata alle mansioni citate; ma il Comune di Agrigento, inopinatamente, ha mantenuto l’inquadramento nella categoria C, in luogo della categoria D. Si è costituito in giudizio il Comune di Agrigento, in persona del Sindaco pro tempore dr. Calogero Firetto, per chiedere il rigetto del ricorso. Il Giudice del lavoro di Agrigento, Dr.ssa Alessandra Di Cataldo, condividendo le tesi degli avvocati Rubino e La Loggia, secondo cui lo svolgimento delle mansioni di coordinamento e controllo rientra non già nella categoria C, in cui i ricorrenti erano inquadrati, bensì nella categoria D, ai sensi del contratto collettivo vigente per il comparto Autonomie Locali, ha accolto il ricorso, riconoscendo il diritto all’inquadramento superiore, oltre al diritto alle differenze retributive, maggiorate degli interessi, e condannando anche il Comune di Agrigento al pagamento delle spese giudiziali. Pertanto, per effetto della sentenza resa tra le parti, i dieci ispettori capo del Corpo di Polizia Municipale del Comune di Agrigento hanno ottenuto il riconoscimento del diritto all’inquadramento superiore, oltre che al pagamento delle differenze retributive, maggiorate degli interessi,  mentre il Comune di Agrigento dovrà pagare anche le spese giudiziali.

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