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Santa Elisabetta: Controlli sull’area protetta del Monte Keli. Denunciato un imprenditore sorpreso a svolgere attività estrattiva illegale

A Santa Elisabetta in zona sottoposta a vincolo paesaggistico ed archeologico, in un sito ove sono presenti delle necropoli sul fianco della montagna ed ove sono stati ritrovati reperti bizantini, ceramiche protostoriche e proto-greche, in questo scenario di rara bellezza ove si staglia il monte Keli, che domina l’abitato, ove sgorga anche l’antica sorgente del fiume Akragas, i Carabinieri, da qualche tempo, avevano notato che sul costone della montagna vi erano chiare tracce della mano dell’uomo, ovvero che qualcuno stava estraendo della pietra. Sono scattati così numerosi servizi di osservazione, organizzati dalla Compagnia di Canicattì, attuati da Carabinieri in borghese, al fine di risalire agli autori di tale scempio.

E proprio nelle ultime ore, gli appostamenti hanno consentito ai Carabinieri della Stazione di Santa Elisabetta di sorprendere ed identificare il furbo imprenditore, denunciato all’Autorità Giudiziaria per i reati di danneggiamento e deturpamento di bellezze naturali. L’individuo, R.R. 36 enne del luogo, imprenditore nel settore del movimento terra e degli inerti, è infatti risultato privo di qualsiasi titolo autorizzativo a svolgere l’attività estrattiva. L’area interessata, nel frattempo, è stata posta sotto sequestro, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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