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Sciacca “plastic free”, le misure dal 1° gennaio 2020

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Sciacca “plastic free”, libera dalla plastica. Dal primo gennaio 2020 scattano le ultime misure previste nell’ordinanza sindacale numero 9 del febbraio 2019. Il provvedimento detta precise “disposizioni alle attività commerciali, e non, per la minimizzazione dei rifiuti, l’incremento della raccolta differenziata e la riduzione dell’impatto ambientale, con divieto dell’uso e della conseguente commercializzazione di contenitori, di stoviglie monouso e altro materiale non biodegradabile”.

È quanto ricorda il sindaco Francesca Valenti invitando i destinatari ad attenersi alle misure previste nell’ordinanza di cui è possibile prendere visione nel link creato sull’homepage del sito internet istituzionale denominato “Sciacca plastic free”.

DESTINATARI – Destinatari delle disposizioni che scatteranno il 1° gennaio 2020 sono “i titolari che esercitano sul territorio comunale le attività di ristorazione, quali bar, pub, birrerie, ristoranti, pizzerie, paninerie, take away, rosticcerie, friggitorie e attività similari aventi quale finalità la somministrazione di alimenti e bevande (inclusi gli stabilimenti balneari e i chioschi) nonché gli esercizi per i generi alimentari, quali supermercati, botteghe di vicinato, salumerie ecc. e ogni altro esercizio e centro vendita abilitato alla vendita di stoviglie per alimentari.

DISPOSIZIONI – I destinatari, sopra indicati, “dovranno esercitare agli acquirenti esclusivamente la vendita, la distribuzione, l’utilizzo e il consumo di ‘materiale monouso’ del tipo biodegradabile e/o compostabile, quale: posate, piatti, bicchieri, cannucce, mescolatori per bevande, aste per palloncini, bastoncini cotonati, cotton fioc.

In occasione di feste pubbliche e sagre, i commercianti, i privati, le associazione, i comitati, gli enti, potranno distribuire al pubblico esclusivamente materiale monouso del tipo biodegradabile e/o compostabile.

L’ordinanza fa obbligo a tutti i residenti e o visitatori di utilizzare esclusivamente “materiale monouso” del tipo biodegradabile e/o compostabile (sacchetti da asporto, posate, piatti, bicchieri, coppe, coppette, ciotole, ciotoline ecc.

L’1 aprile 2019 – si ricorda – era scattata la prima fase, con il divieto per gli esercenti le attività commerciali, artigianali e di somministrazione di alimenti e bevande, di distribuire ai clienti sacchetti da asporto monouso in materiale non biodegradabile.

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