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Sindaco di Aragona sospeso per condanna, il Consigliere di maggioranza Angelo Galluzzo su Facebook: “Fatti gravi, la cosa giusta è andare a votare ma…”

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Tiene banco ad Aragona la sospensione del sindaco Giuseppe Pendolino per effetto della legge Severino dopo la condanna per abuso d’ufficio a 5 mesi e 10 giorni, emessa dai giudici della prima sezione penale del tribunale di Agrigento. Pendolino, che non si è dimesso, non potrà “lavorare” da sindaco per un anno e 6 mesi. A dirigere il comune di Aragona è l’assessore più anziano, Alfonso Micciché, ex dirigente e comandante della Polizia municipale.
Nel frattempo sul social network sono in tanti a chiedere le dimissioni di Pendolino per tornare al voto ed eleggere democraticamente un nuovo sindaco. Giovani e meno giovani invitano Pendolino a fare un passo indietro per il “bene” del paese.
Anche dalla “maggioranza” al consiglio comunale sembra esserci un distacco nei confronti del sindaco. Uno dei “fedelissimi” del rieletto primo cittadino, il consigliere comunale Angelo Galluzzo, non le manda a dire e sulla vicenda scrive su Facebook testuali parole: “La cosa giusta in questi casi sarebbe andare a votare, perché i fatti in sé sono già gravi e quelli successivi con la destituzione forzata del vice sindaco (Nino Contino ndr) ancora più gravi; sicuramente chi lo consiglia ha una sua personale agenda politica e amministrativa non dettata dall’interesse generale”.
Secondo indiscrezioni anche altri consiglieri comunali di maggioranza sarebbero sul punto di abbandonare politicamente il sindaco Pendolino.
Se Pendolino dovesse dimettersi cadrebbero, di fatto, gli assessori della giunta, rimarrebbe in carica il Consiglio comunale e arriverebbe un Commissario nominato dalla Regione Sicilia fino alle prossime elezioni che potrebbero svolgersi nel mese di maggio del 2023.

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