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Morta Rita Borsellino, sorella del Giudice Paolo Borsellino.

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E’ deceduta oggi pomeriggio presso l’Ospedale Civico di Palermo, Rita Borsellino, 73 anni, sorella del giudice Paolo Borsellino, ucciso nella strage di via D’Amelio il 19 luglio 1992. Rita Borsellino era malata da tempo e negli ultimi mesi le sue condizioni erano molto peggiorate; si trovava in terapia intensiva. Rita Borsellino era la minore dei quattro fratelli. Lo scorso febbraio era venuto a mancare il marito, Renato Fiore. Tre figli, Rita Borsellino si è battuta affinché si arrivasse alla verità sulla morte del fratello. Nel 2006, dopo dieci anni come vicepresidente di Libera, l’associazione antimafia fondata da don Luigi Ciotti, si è candidata per il centrosinistra – dopo aver vinto le primarie – alla presidenza della Regione siciliana sfidando il governatore uscente; Salvatore Cuffaro fu rieletto, ma Rita Borsellino ottenne oltre il 41% dei consensi. Eletta europarlamentare nelle liste del Pd nel 2009, tre anni dopo si candida alle primarie per sindaco di Palermo ma viene sconfitta d’un soffio da Fabrizio Ferrandelli. Poi nel 2009 Borsellino venne eletta europarlamentare con il Pd grazie a ben 230mila voti di preferenza. Tre anni dopo, nel 2012, Pierluigi Bersani la candidò alle primarie del centrosinistra per scegliere il candidato sindaco di Palermo. Raccolse l’appoggio anche di Leoluca Orlando ma viene sconfitta per pochi voti. Lo scorso 19 luglio, nel ventiseiesimo anniversario della strage di via D’Amelio, spiegò che il modo migliore per portare avanti gli ideali di giustizia del fratello era l’impegno quotidiano di ognuno per ottenere la verità. “Ho appreso con grande tristezza la notizia della scomparsa di Rita Borsellino, alla quale mi legavano sentimenti di vera amicizia e di condivisione. Con coraggio e determinazione, ha raccolto l’insegnamento del fratello Paolo, diventando testimone autorevole e autentica dell’antimafia e punto di riferimento per legalità e impegno per migliaia di giovani. Ai suoi familiari esprimo la mia vicinanza e la più grande solidarietà”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una nota. “Grandissimo dolore” viene espresso da Leoluca Orlando che ricorda la sorella del magistrato vittima della mafia nel ’92 dicendo che “con la sua dolce determinazione ha combattuto tante battaglie non solo di legalità e civiltà nella nostra Isola e nel nostro Paese”. “Rita – prosegue il sindaco di Palermo – ha saputo trasformare la tragedia e la violenza che hanno colpito la sua famiglia in impegno civile; un impegno che ha contribuito a trasformare Palermo e che rimarrà scolpito nella storia e nella memoria di questa città. In questo momento triste sono vicino alla sua straordinaria famiglia, cui va un caloroso abbraccio”.

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