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Quasi 12. Nessun colpevole. al Teatro San Francesco di Favara, sabato 27 aprile, alle 20.30.

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“Quasi 12. Nessun colpevole”  è il titolo del film-documentario che verrà proiettato sabato 27 aprile, alle 20.30,  al Teatro San Francesco di Favara. Scritto e diretto dal giornalista agrigentino Gero Tedesco, il documentario ripercorrere la triste vicenda della morte di Stefano Pompeo,  un bambino ucciso  dalla mafia la sera del 22 aprile del 1999, all’età, appunto, di quasi 12 anni. La vittima innocente di mafia, ricordiamo,  venne raggiunta da alcuni colpi di fucile esplosi all’indirizzo di un fuoristrada di proprietà di un presunto boss di cosa nostra favarese. A morire fu, pero,  il piccolo Stefano Pompeo, come racconta il regista Gero Tedesco: “La storia di Stefano Pompeo mi ha colpito molto perché è la vicenda di un bambino vittima innocente di mafia. Per questa tragica storia nessuno è stato indagato, nessuno ha mai rivelato particolari sull’agguato, nessuno ha promosso la riapertura del caso. La morte di un bambino è finita così nell’oblio. Questo documentario –sottolinea Tedesco- ha, appunto l’ obiettivo di scuotere le coscienze, di fare riaprire il caso e di cercare di dare un nome, un volto, un’identità agli assassini di Stefano. Una storia, quindi, sepolta negli scaffali degli uffici giudiziari e che nessuno ha ancora tirato fuori. Credo che la vita di un bambino – continua il giornalista – valga molto ed è doveroso che la famiglia sappia chi sia stato ad uccidere Stefano. È incredibile che a vent’anni dall’uccisione di Stefano Pompeo non ci sia un indagato. Il delitto – ricorda, ancora, Tedesco –  suscitò tanto clamore; a avara, infatti, per l’occasione venne, anche, la commissione parlamentare antimafia. Però, poi, tutto venne avvolto nel silenzio. A volte la nostra marginalità territoriale ci penalizza anche in questi fatti tragici, perché, ritengo, la morte di un  bambino avrebbe dovuto avere un maggiore interesse mediatico. “Quasi12. Nessun colpevole” ripercorre, per la prima volta, l’intera vicenda facendo parlare, tra gli altri, i protagonisti, loro malgrado, di una tragedia dimenticata: la mamma, il padre, l’ex componente della Commissione parlamentare antimafia,l’avvocato Giuseppe Scozzari, l’allora insegnante del piccolo, Carmela Di Caro, il giornalista Franco Castaldo che si occupò del caso ed il procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella”.

Il documentario è stato proiettato in prima assoluta  nazionale al Cinema Astor di Agrigento, con la presenza di numerose autorità civili e militari, oltre ai genitori del piccolo Stefano. Presente anche l’arcivescovo di Agrigento, il cardinale Francesco Montenegro. Il docu-film, realizzato tra Agrigento e Favara è edito da “Fuoririga”, le musiche originali sono di Davide Lo Iacono e degli Eimog; il montaggio è stato curato da Davide Sclafani, che ha,anche,  effettuato, insieme a Marco Martorana, le riprese; la ricerca storica è dei giornalisti Silvio Schembri, Gero Tedesco e Michele Ruvolo, mentre, la fotografia è di Manuela Lino.

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