Aragona, Comuni, Cultura & Spettacolo, Settimana Santa Aragonese 2019

L’incontru di Pasqua ad Aragona (Foto)

Questo articolo è stato visto 4.064 volte.

La celebrazione della resurrezione e della Pasqua giunge al culmine con una manifestazione sacra, l’”Incontru”, che è unica nel suo genere pur avendo delle somiglianze con altre del genere che si hanno in Sicilia, soprattutto con quelle di Caltagirone e di Barrafranca. La  rappresentazione dell’”Incontru” ha come scenario principale la piazza Umberto stipata di spettatori all’inverosimile e piazza Carmine. Tutta quanta la sequenza e il succedersi dei momenti rappresentativi seguono sempre lo stesso copione con ritmi e movimenti accuratamente studiati e guidati da un invisibile regista. A mezzogiorno, dopo la celebrazione della messa pasquale, la  “vara” di Gesù risorto retta a spalla da numerosi portatori esce lentamente dalla Chiesa del SS. Rosario e si ferma davanti la porta quasi a voler scrutare in lontananza l’arrivo di qualche persona attesa. Contemporaneamente il simulacro di Maria anch’esso portato a spalla esce dalla Chiesa del Carmine avvolto in un manto nero simbolizzante il dolore e il lutto; con movimenti lenti si dirige in piazza Umberto fermandosi all’angolo di Palazzo Naselli.

Due gigantesche statue di San Paolo e San Pietro alte intorno ai tré metri, che qualche minuto prima erano uscite rispettivamente dalle due Chiese e si erano fermate tra la folla, non appena si ferma il simulacro di Maria, si muovono ritmicamente e per vie diverse vanno alla ricerca di Gesù attraversando stretti corridoi che al loro passare si formano tra la folla per poi scomparire immediatamente subito dopo. Simili nell’aspetto, le due statue sono formate ciascuna da una grande testa di legno che poggia su uno scheletro formato di leggere strisce di legno. Una tunica rossa e molti nastri di diverso colore ricoprono il busto e il portatore che con le spalle sorregge la statua cercando di tenerla in perfetto equilibrio, aiutato da due persone che gli stanno sempre accanto. È San Paolo che per primo vede Gesù risorto e lo saluta con un inchino per poi correre da San Pietro e dargli la notizia. Un pò incredulo. San Pietro si muove lentamente alla ricerca di Gesù e, avvistatelo, gli corre incontro e lo saluta anche lui con un inchino. Dopo si reca da Maria e le comunica la resurrezione di Gesù ritornando poi tra la folla come prima aveva fatto San Pietro. Maria come in precedenza San Pietro, si muove lentamente, avvolta nel suo manto nero, e si dirige verso Gesù. Appena lo scorge gli corre incontro mentre il suo manto nero cade per terra liberando alcuni uccelli che volano via cinquettando felici per la ritrovata libertà. I due simulacri portati a spalla si muovono velocemente e ritmicamente avanti e indietro per tré volte accompagnati dalle note della banda musicale che ne scandiscono movimenti. Tutti e quattro i simulacri si muovono verso il Calvario rifacendo il percorso che Gesù avevamo il Venerdì Santo mattina per essere condotto in croce. Da lì ritornano in piazza Umberto dove si conclude tutta la celebrazione.

One Comment

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.