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Pullara: “Porto e portiamo rispetto al segretario di FdI così come teniamo al centrodestra unito purché ci sia rispetto e ascolto. Nessun diktat men che meno ultimatum.”

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Nota: Questo comunicato non è un articolo prodotto dalla Redazione di “TV SICILIA 24”, ma una nota stampa esterna di cui pubblichiamo integralmente.


“Porto e portiamo rispetto al segretario di FdI così come teniamo al centrodestra unito purché ci sia rispetto e ascolto. Nessun diktat men che meno ultimatum.” – Sono le parole dell’onorevole di “Prima l’Italia” Carmelo Pullara. – “Perdere” – commenta Pullara – “non fa paura a nessuno purché non siano i siciliani a perdere come in questi 5 anni di Musumeci governatore della Sicilia. A parte poi precisare che è tutta da vedere se si dovesse andare separati chi sarà a perdere. Ricordo a me stesso che le idee camminano sulle gambe degli uomini ed i siciliani prima degli stemmi e simboli guardano appunto gli uomini. Invito” sottolinea Pullara“pertanto la Meloni a venire in Sicilia in incognito a girare per le strade e chiedere cosa pensano di Musumeci Presidente e del suo governo prima di dire che è stato capace.

Chieda cosa pensano i siciliani sulla sanità, rifiuti, acqua, sburocratizzazione, partecipate, bilancio, disabili, province, infrastrutture, fondi covid, trasparenza etc., poi giudicherà se è stato capace o meno. Capisco che, sul no alla ricandidatura, serve a Musumeci fare capire che è un fatto personale o di necessità di fare il losco che lui non consente, ma non è così. Men che meno il dispetto rispetto al chi dopo il giro delle sette chiese si è avvicinato. Semplicemente Musumeci è inadeguato al ruolo di Presidente della regione ed ancora di più di capo o garante di una coalizione. Sul losco mi limito a dire che lo attacca anche l’on Claudio Fava Presidente della Commissione antimafia sulla cui specchiata rettitudine al di là delle posizioni politiche nulla nessuno può dire.

Infine”conclude Pullara “mi permetto di suggerire al presidente di smetterla con i sondaggi farlocchi che lo danno primo tra gli altri. La scorsa volta lo davano secondo dopo Cancellieri poi nei fatti tutto è stato capovolto. Se si facesse un sondaggio tra me, che non sono praticamente nessuno, e lui ,chissà!

Così come con rispetto ed umiltà mi permetto di ricordare che pensare di essere i primi di una coalizione sulla base dei sondaggi ci vorrebbe più cautela perché i voti si scrivono e contano e le parole volano!

Mi sembra in entrambi i casi una attività propagandistica quasi come quella a cui assistiamo oggi nel conflitto in corso nell’est Europa”.

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