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Tragedia a Maccalube. Morti i due fratellini.

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Sono notizie frammentate che arrivano in redazione,  uno scoppio alle Maccalube di Aragona che ha provocato due morti, i due bambini sepolti,  e diversi dispersi.

18.37. Recuperato il cadavere del fratellino.

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18.14. “Non si è mai verificato nulla di paragonabile”. Lo dice il prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, davanti alla collinetta dove si è verificata l’eruzione che ha inghiottito una bimba di 7 anni, mentre il fratellino di 9 è disperso. La terra rimossa, zolle color antracite, occupa lo spazio di un campo di calcio. “Ad agosto scorso – spiega il prefetto – si erano verificati dei movimenti che avevano convinto i tecnici che gestiscono la riserva delle Maccalube di bloccare gli ingressi e le visite. Poi la situazione si era normalizzata e il divieto era stato rimosso”. “Altre volte – conclude Diomede – si erano verificate piccole esplosioni, ma nulla che potesse far presagire tutto questo”.

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17.40. Ad agosto la riserva era stata chiusa precauzionalmente, lo dice l’operatrice di Legambiente Claudia Casa. Poi, d’accordo con gli esperti in materia, il parco è stato riaperto. Negli ultimi tempi non c’era stato nessun segnale che potesse far pensare a un’eruzione del genere.
17.11. Il padre e la madre della bambina di sette anni rimasta uccisa nell’esplosione della collina dei vulcanelli nella riserva di Aragona, hanno lasciato la collina della tragedia e stanno andando a bordo di un’ambulanza nella camera mortuaria del’ospedale di Agrigento dove si trova la piccola vittima. La famiglia è originaria di Aragona. Il padre è carabiniere a Joppolo Giancaxio.
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17.02. Si continua a scavare per cercare il piccolo disperso.
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16.28. La Regione ha stabilito di istituire una commissione d’inchiesta sulla gestione della riserva di Macalube di Aragona (Ag) in capo a Legambiente Sicilia fin dal 1996. “Gli ispettori dovranno verificare la presenza di misure di sicurezza”, dice all’ANSA il governatore Rosario Crocetta. Gli incarichi saranno affidati lunedì prossimo.
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16.18. Il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, ha ordinato alla Protezione civile e al dipartimento Ambiente della Regione di sospendere immediatamente gli accessi nella riserva Macalube di Aragona (Ag), dove l’esplosione della collina dei vulcanelli ha ucciso una bimba di 7 anni mentre il fratello di 9 risulta disperso.
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15.55. I vulcanelli si trovavano in cima alla collina, aggiunge il direttore della riserva di Macalube, l’esplosione ha provocato quello che viene definito “il ribaltamento”: la collina in sostanza è collassata su se stessa, creando un’area fangosa con un diametro di alcune centinaia di metri. Al momento dell’esplosione il genitore con i due figli si trovava proprio sulla collina, mentre altri turisti erano più lontani
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15.32. La massa di fango e argilla ha sommerso un padre con i suoi due bambini, la figlia più piccola di 7 anni è morta e il fratello di 9 risulta disperso, è stata provocata dal ribaltamento dell’intera collina dei vulcanelli. A spiegarlo all’ANSA è Mimmo Fontana, responsabile di Lagambiente Sicilia e direttore della riserva Macalube di Aragona (Ag).
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14.58. “Non avevamo registrato un preallarme di alcun tipo, mezz’ora prima i nostri operatori erano sulla collina dei vulcanelli e tutto era normale. All’improvviso poi è accaduta la tragedia”. E’ quanto riferisce all’ANSA Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente, e direttore della riserva Macalube di Aragona (AG), dove l’esplosione di un vulcanello ha sommerso di fango un padre con i suoi due figli che si trovavano in gita; la bimba di 7 anni è morta, il fratello risulta disperso.
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14.43. Un’esplosione improvvisa, una colonna di fango che zampilla e schizza come se una bomba fosse caduta sul terreno, il terrore e le grida dei turisti. E’ questa la scena avvenuta verso le 12.30 nella riserva naturale di Macalube d’Aragona dove un cosiddetto ”vulcanello freddo” è improvvisamente esploso eruttando gas e fango e coinvolgendo una famiglia di Joppolo Giancaxio: una bambina è morta, il fratello è disperso mentre il padre, un carabiniere, è salvo e partecipa alle ricerche insieme a carabinieri polizia,protezione civile. L’esplosione sarebbe avvenuta in una zona in cui è consentito il passaggio delle persone senza alcuna precauzione. Per le ricerche sono utilizzati anche cani soccorritori. Le forze dell’ordine stanno cercando di capire se vi siano altre persone disperse anche controllando le targhe delle auto che sono posteggiate nel parcheggio di accesso alla riserva.
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14.30. La Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta sull’esplosione di un vulcanello nella riserva Maccalube ad Aragona-Caldare, in cui è morta una bambina, sommersa dal fango. Sul posto, per coordinare le indagini, è presente il sostituto procuratore Carlo Cinque.
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14.22. Emergono altri particolari. Il padre era immerso fino al collo nel fango, quando è stato salvato. Alcuni testimoni hanno parlato di “un muro di fango che si è improvvisamente alzato”. L’allarme è stato dato da un turista tedesco.
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14.02. Alle ricerche partecipano il sindaco di Aragona Salvatore Parello e il padre del bambino scomparso, e della bimba morta, che è un appuntato dei carabinieri di Joppolo Giancaxio. Nella riserva, a 4 km dal centro abitato di Aragona e a 15 da Agrigento, vi sono pozze di fango argilloso che sobbollono e a volte avvengono eruzioni di grossa entità a causa del metano presente nel sottosuolo con espulsione di fango caldo, gas e acqua. La riserva è gestita da Legambiente.
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13.54. Aveva 7 anni la bambina trovata morta, mentre il fratellino disperso ha 9 anni. La famiglia era in gita per il compleanno del piccolo.
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13.34. E’ stato recuperato il cadavere di una bambina investita dall’esplosione, secondo un’agenzia ANSA. Il fratello risulta ancora disperso. Ne danno notizia i soccorritori.
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13.21. Un bambino è stato recuperato. E’ intervenuto l’elisoccorso.

12:37 – Un vulcanello è esploso rovesciando una grande quantità di fango e terra su un uomo e i suoi due figli che erano in visita nella riserva naturale, e creando una pozza di fango sulfureo che ha risucchiato la famiglia. Il padre, un carabiniere in servizio a Joppolo Giancaxio, è riuscito a tirarsi fuori dal fango e ha tentato di trarre in salvo i due piccoli, ma senza riuscirci. Ora sta partecipando ai soccorsi. La bambina, sette anni, è stata estratta poco dopo dai vigili del fuoco: i soccorritori hanno tentato di rianimarla per dieci minuti, ma la piccola non ce l’ha fatta. Del secondo bambino, dieci anni, non c’è ancora traccia: i soccorritori lo stanno cercando sondando il terreno nei pressi del luogo dell’esplosione. Due turisti americani che erano vicino al vulcanello esploso sono riusciti a mettersi in salvo. Sul posto si sono precipitati scavatori, vigili del fuoco, carabinieri, ambulanze, per dare soccorso. Daremo nei prossimi minuti ulteriori notizie.

Servizio a cura di:

Simone Pietro Costanza e Alan Scifo

Reportage fotografico:

Vincenzo Baiardo

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