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Il sindaco Brandara guida la protesta per la gratuità del trasporto degli studenti pendolari

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La Regione Sicilia, per l’anno scolastico in corso, ha tagliato i trasferimenti per pagare gli abbonamenti agli studenti pendolari naresi, costretti a frequentare le scuole di istruzione secondaria di secondo grado nei Comuni viciniori di Canicattì, Favara, Agrigento e Caltanissetta.
In pratica, la Regione pagherà solo ed esclusivamente gli abbonamenti degli studenti il cui reddito familiare ISEE non superi l’importo di euro 10.632,94.
Ciò sta creando parecchi malumori non soltanto fra le famiglie degli studenti, ma anche e soprattutto tra i Sindaci dei Comuni (specialmente quelli strutturalmente deficitari, quelli che hanno adottato o sono in procinto di adottare il piano di riequilibrio e quelli in stato di dissesto finanziario che, sommati, costituiscono la maggioranza dei Comuni siciliani).
Il malumore è stato manifestato anche dalle associazioni dei consumatori ( in particolare, dal Codacons e Adusbef) che hanno allo studio misure atte a garantire il diritto allo studio per tutti gli studenti, a prescindere dal reddito familiare.
In tale contesto, il sindaco Maria Grazia Brandara, unitamente all’assessore Lillo Burgio, ha ricevuto ieri una delegazione delle famiglie naresi degli studenti pendolari per mettere a punto le azioni oer garantire la parità di tutti gli studenti e il loro pieno e concreto diritto allo studio, tenuto conto peraltro che il limite dell’importo ISEEE stabilito dalla Regione è davvero basso.
Nel corso dell’incontro, è stato concordato che le azioni da condurre insieme coinvolgeranno pure gli altri Sindaci dell’hinterland e le Associazioni dei Consumatori interessate, in modo da assicurare la gratuità del trasporto per tutti gli studenti e non soltanto per un’esigua minoranza.
ll sindaco di Naro, Maria Grazia Brandara, ha commentato: “Porteremo avanti una battaglia di civiltà per il diritto allo studio, costituzionalmente garantito a tutti, senza discriminazione alcuna. Addirittura, la Regione non vuole rimborsare nemmeno l’importo che, nell’anno scolastico precedente, il nostro Comune ha anticipato a favore di tutti gli studenti pendolari; infatti, la Regione ha deciso, retroattivamente, che le regole dell’anno scolastico 2021/2022 (cioè l’assegnazione del contributo alle sole famiglie con reddito ISEE non superiore a 10.632,94) siano applicate anche per l’anno 2020/2021. Ciò darà un ulteriore colpo alle casse dei Comuni che intendono comunque farsi garanti del diritto allo studio per tutti e che combatteranno sino allo stremo, attivando incontri, proteste e coinvolgendo i territori e i loro attori in forma partecipativa e costruttiva, per conseguire l’obiettivo di concretizzare un diritto garantito dalla Costituzione a favore di ogni studente e a prescindere dal reddito familiare di ognuno”.

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